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RISTRUTTURAZIONE EDILIZIA 2019



Ristrutturazione Edilizia 2019: una guida per le agevolazioni fiscali

Quello dei bonus ristrutturazione edilizia è un tema sempre in auge che non passa mai di moda: tutti sappiamo infatti che lo Stato mette a disposizione agevolazioni fiscali e bonus ristrutturazione per chi decide di Ristrutturare Casa. Tuttavia, a causa delle caratteristiche intrinseche di questo argomento, sempre soggetto a qualche cambiamento e novità come quelle introdotte dalla Legge di Bilancio 2019, può risultare difficile orientarsi e comprendere cosa fare. Conoscere quali sono e come sfruttare le detrazioni fiscali è fondamentale per determinare, fin dall’inizio dei lavori di ristrutturazione edilizia, il budget di riferimento ed i costi ristrutturazione.

Facciamo un riepilogo…

Quando parliamo di agevolazioni fiscali per la ristrutturazione edilizia, facciamo riferimento principalmente a 4 tipologie di incentivi:
  1. Detrazione fiscale del 50% per interventi di Ristrutturazione Edilizia
  2. Detrazione fiscale del 65% per interventi di Efficientamento Energetico (Ecobonus)
  3. “Conto Termico” per interventi di efficientamento energetico
  4. Agevolazione IVA al 10%
I primi due si configurano come detrazioni applicate sulle tasse mentre il terzo viene corrisposto tramite liquidità; infine l’agevolazione IVA si ottiene direttamente nelle fatture di spesa per i lavori tramite l’applicazione di un aliquota IVA ridotta.

LE DETRAZIONI AL 50%

Sono tante le tipologie di lavori a cui è possibile applicare questa detrazione:
  1. interventi di manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo, ristrutturazione edilizia
  2. interventi rivolti al superamento delle barriere architettoniche
  3. interventi necessari alla ricostruzione o al ripristino di case danneggiate a seguito di calamità naturali
  4. misure di sicurezza per prevenire il rischio di atti illeciti da parte di terzi (per esempio inferriate, porte blindate, cassaforte, antifurto, video sorveglianza, tapparelle metalliche con bloccaggi, cancellate, recinzioni murarie)
  5. interventi per la cablatura degli edifici
  6. interventi per il contenimento dell’inquinamento acustico
  7. interventi che apportano un risparmio energetico dell’abitazione (per esempio impianto fotovoltaico o solare termico)
  8. interventi strutturali per la messa in sicurezza statica degli edifici (tipo di agevolazione diversa rispetto al “sisma bonus” che può arrivare fino all’85% di detrazione)
  9. bonifica dell’amianto (ad esempio la rimozione di tetti coperti con fibrocemento contenente amianto)
  10. opere per evitare infortuni domestici (vetri anti-infortunio, corrimano, rilevazione fughe di gas, messa anorma dell’impianto elettrico e dell’impianto gas)
Concentriamoci sulla manutenzione straordinaria (la condizione più comune, escludendo gli interventi di manutenzione ordinaria che non sono inclusi dalla legge a meno che non si intervenga su parti condominiali o in casi particolari che verranno spiegati di seguito) che comprende tutti gli interventi di ristrutturazione edilizia eseguibili all’interno delle proprie abitazioni, come:
  • Ristrutturazione Bagno e cucina
  • costruzione o spostamento di muri
  • sostituzione di infissi esterni come porte, finestre, persiane, scuroni, tapparelle
  • sostituzione/rifacimento degli impianti
Ci sono alcune tipologie di lavori qualificabili come manutenzione ordinaria le cui spese possono essere detratte quando sono necessarie per l’intervento di manutenzione straordinaria, come ad esempio la tinteggiatura delle stanze. A questa tipologia di detrazioni può accedere chiunque sostenga le spese e che goda di un diritto sull’immobile, ovvero:
  • proprietario
  • usufruttuario o nudo proprietario
  • locatario
  • anche altri soggetti hanno diritto alla detrazione, come ad esempio il convivente del possessore, sia esso il coniuge, un parente entro il terzo grado (figli, fratelli, sorelle, nonni, bisnonni, nipoti, pronipoti e zii), gli affini entro il secondo grado (suoceri, genero, nuora, cognati), oppure un convivente more uxorio (convivente di fatto)
Tieni presente che sono detraibili anche tutte le spese per le prestazioni professionali necessarie per eseguire i lavori (ad esempio la progettazione, la direzione lavori, le pratiche edilizie e l’aggiornamento catastale). Infine l’esecuzione di un intervento di manutenzione straordinaria consente di accedere anche al bonus mobili per detrarre il 50% delle spese per l’acquisto dell’arredamento della casa e dei grandi elettrodomestici.

Ecobonus, Detrazioni al 65% per il Risparmio Energetico

È possibile applicarla se esegui dei lavori di ristrutturazione edilizia volti a migliorare le prestazioni energetiche della tua casa. Le azioni prese in esame sono:
  • interventi sull’involucro di casa (muri esterni, pavimenti contro terra, tetto, finestre)
  • interventi sull’impianto di riscaldamento
  • installazione di pannelli solari
  • schermature solari (ad esempio persiane, scuroni, tapparelle, tende e frangisole)
  • building automation, come ad esempio i moderni cronotermostati wifi collegati ad internet, per il controllo a distanza degli impianti di riscaldamento o climatizzazione, il monitoraggio dei consumi e la regolazione automatizza e più efficiente degli impianti
  • interventi di riqualificazione energetica globale della casa
Dal 2018 la detrazione è scesa al 50% per la sola sostituzione di infissi, per le schermature solari e per le caldaie a condensazione di classe A senza la contestuale installazione di sistemi di termoregolazione evoluti e per le caldaie a biomassa (ad esempio le stufe a pellet o a legna). Tutti gli altri lavori restano al 65% di detrazione. Nel caso di interventi condominiali la detrazione sale fino al 70% e 75% in base al tipo di intervento; può addirittura arrivare al 80% e 85% di detrazione se vengono eseguiti anche lavori per la riduzione del rischio sismico. Anche in questo caso, a poter usufruire delle detrazioni sono le stesse persone elencate in precedenza, ovvero chiunque goda di un diritto sull’immobile e sostenga la spesa.

IL CONTO TERMICO

Si tratta di incentivi legati ad interventi, come l’Ecobonus, che hanno l’obiettivo di riqualificare gli edifici dal punto di vista energetico. A titolo indicativo:
  • Sostituzione dell’impianto di climatizzazione invernale con sistemi a pompa di calore
  • Installazione di collettori solari termici
  • Sostituzione di scaldabagni con nuovi a pompa di calore

AGEVOLAZIONE IVA 10%

Le agevolazioni IVA per i lavori in casa seguono regole differenti in base al tipo di intevento che si esegue.
Per i lavori di manutenzione ordinaria e di manutenzione straordinaria
si applica l’IVA ridotta al 10% sulle spese sostenute per la manodopera, le materie prime e i semilavorati (per esempio cemento, sabbia, ghiaia, mattoni, ferro per armature, isolanti, impermeabilizzanti e piastrelle per pavimenti e rivestimenti) necessari ad eseguire i lavori; Tutte le spese devono risultare nell’ambito del contratto di appalto con le Imprese Esecutrici e quindi anche i materiali devono essere forniti direttamente dalle imprese che eseguono i lavori. Il Committente non può usufruire dell’agevolazione IVA al 10% se acquista direttamente i materiali o se li fa acquistare da un soggetto diverso da quello che esegue i lavori. Per alcuni tipi di beni (chiamati “beni significativi”) l’aliquota del 10% si applica solo sulla differenza tra il valore complessivo della manodopera e quello dei beni stessi. Ecco l’elenco dei “beni significativi”: ascensori e montacarichi – infissi esterni e interni – caldaie – video citofoni – apparecchiature di condizionamento e riciclo dell’aria – sanitari e rubinetteria da bagni – impianti di sicurezza.

Per i lavori di ristrutturazione edilizia, restauro e risanamento conservativo
si applica l’IVA ridotta al 10% sulle spese sostenute per la manodopera, le materie prime e i semilavorati (per esempio cemento, sabbia, ghiaia, mattoni, ferro per armature, isolanti, impermeabilizzanti e piastrelle per pavimenti e rivestimenti) necessari ad eseguire i lavori ed anche ai cosiddetti beni finiti (per esempio le porte, le finestre, i sanitari, i box doccia, la caldaia, le stufe e i caminetti, l’ascensore); Le spese per la manodopera, le materie prime, i semilavorati devono risultare nell’ambito del contratto di appalto con le Imprese Esecutrici. Il Committente, così come nel caso di interventi di manutenzione ordinaria o straordinaria, non può usufruire dell’agevolazione IVA al 10% se acquista direttamente le materie prime e i semilavorati o se li fa acquistare da un soggetto diverso da quello che esegue i lavori. A differenza degli interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria l’IVA ridotta al 10% si applica anche sulle forniture dei beni finiti (per esempio le porte, le finestre, i sanitari, i box doccia, la caldaia, le stufe e i caminetti, l’ascensore) e possono essere acquistati direttamente dal Committente.

Incentivi per la Ristrutturazione Edilizia 2018: come orientarsi?

Che si tratti di un argomento un po’ complicato e pieno di cavilli burocratici da tenere a mente, lo abbiamo già detto. Senza considerare i cambiamenti e le novità apportate di anno in anno con le integrazioni/modifiche alla legge di bilancio. Per questa ragione, ecco i consigli più importanti che vogliamo darti:
  • fatti assistere da un commercialista professionista o da un centro di assistenza fiscale che ti possa guidare lungo lo spinoso percorso delle detrazioni fiscali e degli incentivi ristrutturazione;
  • rivolgiti sempre ad un tecnico Professionista specializzato nella progettazione di interventi di Ristrutturazione Edilizia e di Riqualificazione Energetica, che saprà indicarti nel dettaglio quali lavori puoi fare risparmiando denaro grazie alle agevolazioni fiscali; tieni presente che il tuo Professionista di fiducia ti spiegherà nel dettaglio gli altri benefici che ottieni dai lavori di ristrutturazione: una casa più sicura, confortevole e che consuma meno energia per il riscaldamento, il raffrescamento e l’illuminazione.